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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Mani

Mani

Ormai ci sto prendendo gusto, devo ammetterlo.

Ogni volta che cerco di scegliere l’argomento del pezzo successivo inizio una fase di riflessione non indifferente.

Non mi metto a scegliere l’argomento come un regista di un film sia chiaro, dove prima si decide la tipologia che si andrà a seguire, che sia commedia, thriller, romantico, horror, distopico (i miei preferiti, tante volte importasse a qualcuno), poi si scelgono gli attori più adatti a ricoprire i determinati ruoli e così via, collegando il tutto con sceneggiatura e copione.

Mi fermo a riflettere su me stesso, sulle mie azioni quotidiane, sulle emozioni che nel corso della giornata si accavallano una sopra l’altra, felici o tristi che siano, senza lasciarsi spazio a vicenda per essere metabolizzate, cercando un particolare del mio corpo, astratto o fisico che sia, adatto al nostro percorso emozionale.

Alle volte neanche riesco a rendermi conto di essere partecipe di un’emozione che già ne arriva un’altra di corsa.

E oggi mi son detto, con cosa riesco a dar vita concreta alle mie emozioni? Con cosa riesco a farlo fisicamente?

Con le mani, con le mie mani.

Ciò con cui sto scrivendo in questo momento.

Potreste dirmi voi che le mani potrebbero essere benissimo considerate un mero mezzo tra il mio intelletto e il file di scrittura che ho qui davanti.

Ma non è così.

Le nostre mani sono ciò che ci caratterizzano.

Ci permettono di conoscere il mondo che abbiamo davanti, ci permettono di sentire tramite il tatto ciò che magari può sfuggire alla nostra vista.

Sono quel mezzo che ci permette di trasmettere calore, gioia, felicità, nel momento in cui facciamo una carezza ad un nostro caro, in cui abbracciamo i nostri amati.

Sono quel mezzo che ci permette di condurre lavori manuali, alcune volte faticosi, così faticosi che anche solo guardandole possiamo immaginare la fatica che abbiamo affrontato.

Posso essere perfette, screpolate, con dei tagli, fangose, alcune volte coperte per proteggerle. E soprattutto sono diverse, totalmente diverse da persona a persona, perché rispecchiano noi stessi.

Rispecchiano le nostre abitudini.

Sono quel mezzo con cui artisti, pittori e scrittori danno voce alla loro follia, alla loro arte, il loro processo creativo che si finalizza in una tela, in un foglio, in un libro, tramite le loro mani.

Le nostre mani sono ciò che ci permettono di sentire quello che abbiamo davanti.

Le nostre mani diventano la nostra volontà, possono essere considerate come la nostra scelta di fare qualcosa.

 

Le nostre mani sono allo stesso tempo azione ed emozione, come un connubio inscindibile che regala voce alla nostro sentimento di azione.

Tendiamo le mani a coloro a cui vogliamo bene e con questo gesto, quasi più astratto che fisico, il loro animo si ristora.

Grazie mani, per avermi permesso, anche questa volta, di scrivere e rendere reali le mie emozioni.

 

 

 

 

 

Edoardo Masini

Edoardo Masini

Mi chiamo Edoardo Masini e ho 27 anni, lavoro come cameriere e sono laureando in scienze politiche all'Università di Pisa. Amante della musica e dell'arte, sono sempre alla ricerca di cose che possano far crescere la mia cultura.

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