Oggi ho il piacere di intervistare Daniela Gamberucci, un’amica che ha ospitato molte volte Wip Radio per i suoi eventi, nel famosissimo locale lungomare a Rosignano che ha gestito per anni: “La Banchisa”. Ecco a voi la storia di Land Ho, il nuovo Bistrot di Daniela Gamberucci al porto.
Daniela è un vulcano di energia ed è sempre un piacere parlare con lei. La passione che mette in ogni cosa che fa, trapela da ogni parola e da ogni suo gesto. E mentre ti racconta come fa un cocktail o come ha deciso il menù è impossibile ascoltandola non immergerti nel racconto insieme a lei.
Oggi ci parla del locale che ha creato nel 2019: il Land Ho Bistrot al porto.
Buona lettura!
Dani, che bello vederti. Come stai? Come va? Ti va di raccontarci un po’ di come è nato il Land’Ho?
Il Land Ho (che significa “terra in vista”), nasce da un bisogno di cambiamento che contraddistingue tutti quelli che fanno, ma
In un paese questo non è possibile. Il modo in cui ti percepisce e ti vive la clientela, ti rimane addosso come un soprannome, e non riesci a prescinderne. Se per certi versi questo è rassicurante e bellissimo, e ne devi essere grato (come lo sono io a tutti), dall’altro è come indossare il vestito della festa che ti piace tanto, ma ad un certo punto, negli anni sarà stretto. Questo non significa buttarlo o bistrattarlo, ma semplicemente metterlo nell’armadio, tirarlo fuori ogni tanto per ammirarlo, ricordare come stava, ma intanto ne serve uno nuovo, che si adatti alle nuove forme ed ai nuovi gusti: nelle scarpe belle, ma oramai strette ci si cammina sempre peggio, fino a che o si rompono o ti mettono di malumore. Ho reso l’idea?
Sì, l’hai resa. Seguendo il tuo locale anche da lontano, vedo che si è evoluto molto (in soli 3 anni)…
In realtà il Land Ho è ancora in fase di evoluzione perché il Covid ci ha fermato nel tempo e nello spazio, interrompendo il naturale sviluppo di un locale, obbligandoci anche a determinate scelte, come quella di chiudere la pizzeria. E’ stato un pò come giocare a Monopoli con tanti imprevisti e in questi ultimi due anni ci siamo trovati a dover riconsiderare determinati obbiettivi.
Mi piace pensare di aver (non volendo) aperto un locale completamente nuovo, relegando definitivamente nel passato il libro della Banchisa (ma il suo logo e ricovo rimarranno sempre impressi nel cappello di Melville) e iniziando una nuova avventura che avrà un’evoluzione diversa, come del resto è totalmente cambiato il nostro settore. Per riassumerti, tutto quello che credevo di avere imparato adesso, facendo comunque tesoro dell’esperienza accumulata, deve essere per forza ripensato. La verità è che stiamo lavorando per far si che il Land Ho diventi un locale in cui si fondano più realtà, quella del ristorante e quella dell’american bar, una taverna un pò più curata, dove chi entra possa sentirsi a casa, benvenuto e coccolato.
Quindi continua la tua passione, e la tua maestria indiscussa, per i cocktail, accompagnata da una cucina di livello. Sei aperta a pranzo, cena e poi per aperitivo. Spiegaci come possiamo viverci al meglio il Land Ho…
La passione per i cocktail, anch’essa si è evoluta. Adesso è più completa ed anche più complicata. Ritornando proprio a quella crescita di cui parlavamo prima, è andata di pari passo con la crescita del nostro settore e soprattutto con l’affinarsi del gusto e della cultura della clientela. Misurarsi con clienti sempre più preparati e curiosi circa ciò che mangiano o bevono, è una sfida che si raccoglie con gioia, ma che richiede attenzione, dedizione e concentrazione.
La buona regola dell’accoglienza dice sempre che comunque l’attore del palco bar o ristorante o bistrot è sempre il cliente (e non traducetelo con il cliente ha sempre ragione).
Ride.
Il tuo locale è un Bistrot?
Per il Land Ho Ho scelto la definizione di bistrot (alla francese) proprio perché amo profondamente questa tipologia di locale. Mi spiego meglio: amo profondamente Parigi, è una grande città, e mia meta preferita, nella quale
Da quando ti conosciamo sei sempre stata un vulcano di idee, un’amante della musica dal vivo che hai sempre ospitato anche in Banchisa, e con il Land Ho vediamo che stai facendo altrettanto. Vuoi dirci di più?
Da profonda amante dell’arte in tutti i suoi aspetti, non può mancare la musica. Da quest’anno il sodalizio con “il Canto della Balena” ha riportato la musica con regolarità all’interno del locale, in una veste che io ho sempre amato profondamente, quella cantautoriale, quella che non conosce nessuno, ma che vorremmo far conoscere, quella che conoscono tutti, ma se ne sono dimenticati. “Il canto della Balena” nasce proprio come associazione culturale di tutela di tale tipo di musica ed ogni giovedì è quello che portiamo on stage. Queste serate si caratterizzano per la nascita spontanea di jam sessions, dalle quali nascono delle sonorità incredibili che sono indice della levatura dei musicisti che partecipano a quest’iniziativa. Ma non si parla solo di musica ed a breve avremo anche cabaret e teatro. Il fine è quello di riportare l’arte del palco all’interno dei locali e l’idea è quella di creare una rete a tal fine. Mi verrebbe da dire che manca solo la presenza di Wip Radio, o meglio manca solo una diretta! Ti ricordi Leti che belle che erano? Quando le serate di musica si diffondevano nell’etere e arrivavano messaggi dall’Australia o dagli Stati Uniti, o semplicemente da Bologna, dove qualche amico ci stava ascoltando?
Che dire…
E’ vero Daniela, eran proprio belle quelle dirette (trovate qualche reperto storico qui). Chissà, magari in futuro riusciremo a riorganizzarle! Sicuramente continueremo a stare in contatto e a collaborare quando ci sarà occasione.
E mentre ringrazio Daniela Gamberucci per questa splendida intervista vi lascio i riferimenti social del suo Bistrot, dove potete rimanere aggiornati su tutte le sue attività e iniziative:
Seguite la pagina Facebook di Land ho e il profilo Instagram.
Trovate il Land Ho all’interno del Porto turistico Marina cala de’ Medici a Rosignano Solvay.
Noi ci vediamo dopo le festività natalizie, con un nuovo articolo.
A presto
LeTy-GaGa