C’è chi si lamenta, chi dice che sono rancorose, chi invece non smette di ballarle… fatto sta che Flowers di Miley Cyrus e Bzrp Music Sessions Vol. 53 di Shakira hanno già sfondato in tutte le classifiche. Parliamone un po’.
Dal mio rientro dal Perù di inizio Dicembre, una cosa mi è rimasta impressa: quanto mi era mancata la musica italiana! In particolare girovagando su Youtube una volta rientrata in Italia (come se in Perù non potessi navigare) l’algoritmo ha iniziato a propormi:
- T’appartengo di Ambra – Live (si fa per dire) a X Factor
- Oro nero e Normale di Giorgia – Live a X Factor anche con una certa emozione
Per poi proseguire con dei video di colui che dall’ultimo Sanremo ci ha ricordato cosa vuol dire essere uno Showman feat una grande della musica Italiana:
- Poetica di Cesare Cremoni con Elisa Live
- Io e Anna/Anche Fragile, il mush up di Cesare e Elisa sempre tratto dallo stesso live di Cremonini
E proprio quando riniziavo a prendere la mia chitarra e a riappropriarmi del mio vero io. Proprio quando riniziavo ad essere felice, finalmente, buttandomi alle spalle la “Grande storia Spagnola” (nemmeno fosse la Grande Guerra).
Arriva Miley a rafforzare il concetto. Quindi dalla musica italiana passiamo al pop mondiale.
Seguo Miley Cyrus da molti anni, non mi è mai piaciuta in Hanna Montana e nemmeno all’inizio della sua carriera musicale. Poi qualcosa è cambiato. Lei è maturata, le sue canzoni sono diventate potenti, ho notato che è un animale da palco. Ho iniziato a seguirla su IG e quindi con grande trepidazione mi sono accorta del countdown sul suo profilo per l’uscita del suo nuovo singolo, il 13 Gennaio: Flowers.
Sinceramente il teaser non mi era nemmeno piaciuto, e poi questo 13 Gennaio sembrava non arrivare mai…
Una sera mi accorgo che è il 13 Gennaio, e mentre sono al computer a sistemare le ultime cose mi viene in mente di mettere alla tele su Youtube il nuovo singolo.
Amore fu.
Ho iniziato a ballare. A ballare per tutta casa, ho ballato per giorni, inviando i video dei miei balletti ai miei amici.
Tranquilla, distaccata, sincera, bella, in forma, sicura di sé.
Mi ha ricordato me in questo momento.
Non ho più il dramma del lasciamento, non sono più legata alla tristezza, alla disperazione. Non ricordo più il dolore. E quindi sinceramente, mi amo meglio da sola. Sto bene così.
Solo dopo ho scoperto i mille retroscena che si celano dietro al brano, che è un continuo botta e risposta nel ritornello alla canzone di Bruno Mars: When I was your man.
Ho scoperto che Miley nel video indossa lo smoking di Liam e che il setting è la villa dove Liam portava le sue amanti.
Però all’inizio a me bastava la musica, la gioia di Miley, il suo inno all’amor proprio.
E anche se ero felice così, BOOM! Arriva lei, Shakira.
Sinceramente l’avevo persa di vista da anni. Anche se devo dire che qualche brano ultimamente lo ascoltavo tipo: Don’t you worry, Monotonia…ecc.
Il titolo della nuova canzone è impronunciabile, ma le parole sono ben comprensibili a più. E poi si torna a parlare ed escuchar lo spagnolo.
Shakira porta con sé molto rancore e non è stata giudicata da tutti benissimo per questo pezzo. Il brano prodotto con Bzrp parla infatti di ciò che è successo con Piqué, suo ex marito che l’ha tradita – anche in diretta instagram – con Clara (una certa Twingo). Il testo della canzone è un continuo lancio di frecciatine (non nascoste) all’ex e alla sua attuale compagna.
Ma è anche un inno alla forza delle donne, soprattutto nel verso che dice – dopo aver raccontato dei debiti ricevuti dall’ex: “Las mujeres ya no lloran las mujeres facturan”. Ovvero le donne non piangono più, le donne fatturano.
Il brano di Shakira mi ha riportato indietro nel tempo, precisamente all’anno scorso. Quando devastata dalla mia rottura, a parte i primi 2 mesi di incoscienza totale (dove non capivo realmente cosa mi stava accadendo) per sopravvivere a quel dolore ho iniziato a tirare fuori il veleno. Scrivevo lettere e messaggi pieni di odio al mio ex. Mi sfogavo nelle storie. Mi sfogavo negli articoli. Eppure non passava. Io non volevo essere cattiva, e mi dispiaceva esserlo ma…
La verità è che se non l’avessi fatto probabilmente non ci sarei uscita.
La verità è che se uno ama e viene deluso, riesce a dire e a pensare cose inimmaginabili. Vorrei potervi dire che sto esagerando. Certo, non siamo tutti uguali. Sono contenta per voi se avete un savoir – faire che vi impedisce di diventare dei serpenti velenosi. Però vi giuro, ci sono persone che – grazie a Dio – riescono a provare cose profonde… che se ferite hanno bisogno di tirar fuori tutto per sopravvivere.
Che poi cercare di “asfaltare” con le parole l’altro è anche un meccanismo di difesa che si innesca nel cervello (da tempi immemori) per distruggere qualcosa che in quel momento ci sta frustrando. Lo spiego in un mio articolo di coaching sulla rabbia.
E anche se siamo contro la violenza, anche verbale, nell’ultimo periodo – complice anche un attacco di rabbia ricevuto (strano ahahah) – ho dovuto fare pace con la rabbia.
La rabbia c’è, la rabbia esiste ed è giusta se non diventa pericolosa e patologica.
Cosa imparo da questa storia? La prossima volta invece di rischiare una denuncia per stalking, meglio mettere tutto in musica e fatturare con una gran bella canzone.
Fate l’amore gente.
Un abbraccio
LeTy – GaGa