Ciao a tutti, carissimi amici! Per l’attimo di felicità di oggi vi porto a teatro. Che lo spettacolo cominci!
TRA PALCO E REALTA’
Recentemente sono andata a vedere un bellissimo spettacolo a teatro, “Ci vuole orecchio”, in cui Elio canta e recita le canzoni di Enzo Jannacci con bravissimi musicisti che condividono con lui il palco. Varcando l’ingresso del Politeama mi sono subito resa conto di quanto mi mancasse entrare in sala e respirare l’atmosfera che solo in un teatro si percepisce. Il fermento prima dell’inizio, l’emozione di quando si spengono le luci e il pubblico è in attesa, pronto a pendere dalle labbra degli attori… Ci si prepara a viaggiare con la fantasia, con un biglietto che ci fa rimanere comodamente seduti in poltrona. Ci invita a rimanere seduti fino alla fine, concentrati su qualcosa di bello che si svolge sotto i nostri occhi, unicamente per il nostro diletto e per farci passare dei bei momenti. Tutto il resto, può tranquillamente aspettare.
Ed è un momento unico perché, a differenza del cinema, tutto ciò che si svolge sotto i nostri occhi è buono alla prima: per quante repliche si possano fare, nessuno spettacolo sarà mai identico ad un altro. Stiamo vivendo un’opera unica, creata dall’alchimia del cast ma anche, più passivamente, dalle emozioni del pubblico che si riversano sugli attori e su tutto ciò che il teatro rappresenta.
ROSSO COME IL VINO DEL SIPARIO
Una mano scosta il drappeggio di velluto rosso,
Invitandoci ad entrare in uno spazio
dove tutto è possibile.
Il brusio ci accoglie festoso,
così come le strette poltrone
che saranno la nostra dimora
per degli istanti dilatati nel tempo.
L’aria è elettrica, si percepisce
il fermento di vita dietro le quinte,
la tensione che anima il mondo
di cui sfioreremo la facciata più visibile.
Una voce senza viso,
“tra pochi minuti comincia lo spettacolo”.
Le luci si abbassano,
il mormorio si spegne,
tutti gli sguardi rivolti al palcoscenico illuminato.
E quando i protagonisti entrano in scena,
la magia della loro vocazione
diventa anche un po’ nostra,
ci lasciamo coinvolgere
dai colori della scena,
dalle espressioni sui volti,
dallo scrosciare degli applausi.
Dimentichi di tutto ciò che succede all’esterno,
al di là dei tendoni,
nella vita reale.
Ci torneremo, ma non ora…
Non prima della battuta finale,
emozionati e un po’ malinconici
per il ritorno alla realtà.
La fine di un incantesimo
di cui porteremo con noi, grati,
i frammenti di gioia.
Grazie della lettura, miei carissimi amici. Vi abbraccio forte e vi aspetto tra due settimane per un altro attimo di felicità. Baci.
I riferimenti musicali del giorno sono:
“A Night at the Opera” – album dei Queen a cui si ispira liberamente il titolo
“Tra palco e realtà” – Ligabue
“Teatro” – Paolo Conte