Ciao a tutti, carissimi amici! L’attimo di felicità di oggi riguarda un muro in una via di passaggio, e delle affascinanti fotografie in bianco e nero di tempi antichi…
BUCHI NERI
Ci troviamo a Genova Sestri Ponente, uno dei quartieri più popolosi del capoluogo ligure, precisamente nella via principale che dà il nome alla località. E’ una lunga via pedonale, in cui le catene di negozi con nomi famosi si alternano a botteghe storiche e bar con avventori di tutti i tipi, dai nonni con i nipoti agli operai dopo il turno di lavoro in fabbrica. Passeggiando, non si sa dove guardare. Gli stimoli visivi sono innumerevoli, tra vetrine multicolori, invitanti tavolini e menù che promettono ogni ben di dio. A movimentare il cammino, troviamo dei grossi panettoni antitraffico, che catturano l’attenzione per aggirarli e non finirci sopra a gambe all’aria… Ecco, proprio in quel punto, mimetizzati tra i portoni e le targhe di ottone che indicano gli studi professionali, sul muro ci sono dei buchi rotondi. Giuro, ci sono passata un sacco di volte davanti, ma ci ho messo del tempo a notarli, impegnata come sono ogni volta a non inciampare. “Che roba strana”, ho pensato, “dei buchi nel muro così regolari, sistemati a coppie. Chissà se si vede qualcosa!”
ME LO DICEVA UNA FOTOGRAFIA
Ebbene, avvicinandosi, si scopre un mondo. I buchi in realtà sono lenti ottiche. E già questo, è un fatto piuttosto strano. Ma ancora più curioso è che guardandoci attraverso si vedono delle fotografie in bianco e nero che raffigurano la vecchia Genova in 3D. Sì, perché si tratta di foto stereoscopiche. Panorami, persone, momenti di vita quotidiana di una città antica di inizio secolo. In dei buchi del muro. Come una capsula del tempo alla portata di chi passa. Non so a voi, ma a me questa cosa è sembrata davvero inaspettata, e anche per questo piuttosto straordinaria. In una posizione si vede un bambino con la faccia stupita, sorretto dalla sua mamma. In un’altra, una folla di persone davanti a una chiesa, forse per una sagra o una ricorrenza religiosa. E ancora, due ragazze in spiaggia, con i costumi da bagno tipici dell’epoca. Trovate tutte le fotografie qua sotto, in un viaggio virtuale che le mostri anche a chi abita distante. Avvicinate gli occhi alle lenti, e godetevi lo spettacolo.
C’è da rimanerne affascinati, davanti a una cosa del genere. Ha un non so che di romantico, e malinconico, ma in senso positivo. Quella nostalgia per epoche passate, magari mai vissute ma che in qualche modo hanno portato alla nostra realtà, al mondo come lo conosciamo noi. E tutto ciò, in una delle vie più di passaggio della città. Grazie a tutti, carissimi amici. Vi abbraccio forte.
Le canzoni di oggi sono:
“Buchi neri” – Il corpo docenti
“Ricordati di vivere” – Jovanotti
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