Premessa: sapete tutti cos’è il Fantacalcio, vero? Bene.
Inizio a scriver quest’articolo alle 16.47 di sabato 19 agosto 2023. Alle 18.30 comincia il Campionato di Serie A 2023-2024. Ricomincia, dunque, il Fantacalcio.
Perlomeno in linea teorica, perché non essendo finito il calciomercato (terminerà alle 20 di venerdì 1 settembre) c’è chi non ha ancora fatto l’asta per formare le squadre.
Per esempio noi della Lega Sette più Bot ancora non abbiamo iniziato, siamo in dodici, il Presidente vuole fare l’asta in presenza, il mercato appunto è ancora in corso.
Quindi teoricamente dovremo trovarci alla prima sosta della Nazionale (9-10 settembre), per poi cominciare la settimana successiva.
Il Fantacalcio lo capiscono appieno chi lo fa e chi sta vicino a chi lo fa.
Personalmente l’ho iniziato in terza Media, coi compagni di classe, era la prima volta e terminammo però in anticipo, quando mancavano tipo due mesi e più alla fine del Campionato.
Non era come adesso, le formazioni dovevi comunicarle per telefono all’avversario e poi il lunedì mattina con la Gazzetta dello Sport calcolavi manualmente i voti.
Così è andata anche i due anni successivi, invece nel 2002-2003 lo feci con i compagni del Catechismo e terminammo la stagione.
Passarono anni in cui alternai annate senza Fantacalcio ad altre invece con, ma sempre finite in anticipo.
Ero diventato contrario al Fantacalcio perché secondo me rovinava il tifo per la propria squadra del cuore.
Spiego: non volevo trovarmi ad esultare per un gol segnato contro il Milan ma da un giocatore schierato nella mia formazione.
O, al contrario, incazzarmi per un gol del Milan ma realizzato da un giocatore contro di me.
Ma invece nell’estate 2010 il buon Checco decise di coinvolgermi in una Lega chiamata appunto Sette più Bot.
Perché questo nome? Dovevamo essere in otto, però all’ultimo l’ottavo dette buca ed allora nacque il Bot, ovvero una squadra fittizia formata e gestita da noi a turno affinché fossimo pari.
Il nome è tuttora questo, anche se nel corso degli anni ci sono stati evoluzioni: da otto andammo a dieci la stagione successiva, e da circa tre anni ora siamo addirittura dodici.
Oltre ad utilizzare il sistema “mantra” (ovvero ciascun giocatore va schierato in campo per il proprio ruolo specifico) nelle ultime stagioni abbiamo fatto il Fantacalcio “continuativo”.
Cosa vuol dire “continuativo”?
Praticamente si ha una rosa più o meno fissa a meno di cessioni forzate (cioè se effettivamente il giocatore non gioca più in Serie A) o volute (cioè tramite trattative e scambi fra di noi).
Avevamo creato anche i contratti ai giocatori, gli ingaggi, eccetera, una roba realistica, ma realistica davvero.
Da quest’anno (se ho capito bene) torneremo alla vecchia maniera: budget di 700 milioni e ciao, con tre conferme dalla stagione scorsa.
Fin qui, tutta la spiegazione teorica. Però… c’è un però grosso come una casa, anzi, come un grattacielo newyorchese.
Intanto il Fantacalcio ti condiziona moralmente otto-nove mesi su dodici.
A partire dall’asta, che può illuderti o sorprenderti: magari si è soddisfatti perché convinti di avere una bella squadra salvo poi essere brutalmente smentiti sul campo.
Oppure viceversa essere delusi perché si pensa d’avere in mano una rosa debole ed invece finisci nei vertici, se non addirittura vincitore.
L’asta merita anche un piccolo racconto a parte: il momento dove bisogna rimanere lucidi, razionali, calcolatori, ci si gioca praticamente tutto.
Vanno bene il cazzeggio ed i momenti divertenti con gli altri partecipanti, certo, ma attenzione, non ci vogliono distrazioni.
Bisogna essere praticamente perfetti, avere enorme pazienza e non perdere mai la calma.
Uguale quando bisogna schierare la formazione: personalmente prediligo il metodo più razionale possibile (guardo la media voto dei miei giocatori e metto in campo i migliori disponibili).
Se sbagli la formazione rimani arrabbiato per tutto il weekend, anzi, per tutta la settimana se poi non vinci o addirittura perdi per un tuo errore.
Beninteso: si rimane abbastanza incazzati tutta la settimana comunque, indipendentemente dai nostri eventuali errori.
Per questo ho scritto che a conoscere bene il Fantacalcio non è solo chi lo fa, ma anche chi sta vicino ad essi, perché devono essere bravi a sopportare musi lunghi da risultato insoddisfacente.
Invece quando si vince la settimana ti parte a bomba, tutto è arcobaleno, anche un lunedì col maltempo.
La gioia della vittoria, di aver fatto le scelte giuste. Ah, che bellezza.
Fra pochi minuti ricomincia tutto l’ambaradan.
Ho un po’ d’emozione, lo ammetto.
Ed allora… buon Campionato e buon Fantacalcio!
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